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Normativa

"Tutela della salute dei non fumatori"

Nel sito internet del Ministero della Salute sono state pubblicate delle risposte a frequenti domande in merito all’applicazione del nuovo articolo di Legge sul divieto di fumo.

Ne abbiamo riportate alcune che possono essere di aiuto anche per le realtà oratoriali.

Dove si applica il divieto di fumo

Dove si applica questo divieto?
Il divieto di fumo trova applicazione in tutti i locali chiusi, pubblici e privati, escluso le residenze private e i locali idonei per i fumatori. Questo vale, tra gli altri, per: scuole, ospedali, uffici della Pubblica Amministrazione, autoveicoli di proprietà dello Stato, di Enti pubblici e di privati concessionari di pubblici servizi per il trasporto collettivo di persone, taxi, metropolitane, treni, sale di attesa di aeroporti, stazioni ferroviarie, autofilotranviarie e portuali-marittime, biblioteche, sale di lettura, musei, pinacoteche, bar, ristoranti, circoli privati, discoteche, palestre, sale corse, sale gioco, sale video game, sale Bingo, i cinema multisala, i teatri. Il divieto di fumare si applica anche negli studi professionali e negli uffici aperti unicamente ad utenza interna, come, tipicamente, alcuni uffici bancari o l'ufficio di ragioneria di un'azienda.
Il divieto di fumo si applica anche negli studi professionali, come ad esempio quello di un avvocato, un medico, ecc.?
Sì, il divieto di fumo trova applicazione in tutti i locali chiusi dei luoghi di lavoro pubblici e privati. Agli studi professionali accede una clientela o utenza la cui salute è tutelata dalla legge contro il fumo passivo.
Il divieto si applica nei club privati o circoli privati, come ad esempio circolo dei cacciatori, club per giocatori di bridge ecc.?
Sì, il divieto di fumo, ispirato al principio della “tutela della salute dei non fumatori” nella prospettiva generale di salvaguardia della salute pubblica, si applica anche ai locali chiusi dei “circoli privati” per l'indubbia esigenza di garantire negli stessi locali la tutela della salute dei soci e degli utenti non fumatori, nella cui accezione devono essere compresi anche i soggetti “utenti” dei locali e delle attrezzature in quanto ivi prestano la propria attività lavorativa. E' prevista, tuttavia, anche per i circoli privati la possibilità di attrezzare locali riservati ai fumatori, provvisti obbligatoriamente degli impianti di ventilazione e ricambio d'aria di cui al DPCM del 23 dicembre 2003.
È vietato fumare negli spazi comuni dei condomini?
Il divieto si applica in tutti gli spazi comuni chiusi, come le scale, l'ascensore ecc. Solo le private abitazioni ed i luoghi all'aperto sono esenti dal divieto.
In un ufficio, un ristorante, o azienda con più locali, bisogna apporre un cartello in ogni locale?
Basta un cartello completo con tutte le indicazioni, ben in vista all'ingresso e, negli altri locali, cartelli semplici con il solo richiamo al divieto di fumo.

Come si applica la legge su divieto di fumo: obblighi e sanzioni

Cosa posso fare se in un locale dove è previsto il divieto questo non viene rispettato?
Può rivolgersi all'addetto alla vigilanza (il cui nome deve essere indicato sul cartello di divieto) e chiedere il suo intervento. In caso di mancato intervento, di assenza della persona di riferimento si può chiedere l'intervento della polizia amministrativa locale (es. Vigili urbani) o di agenti e ufficiali di polizia giudiziaria (es. polizia, carabinieri, guardia di finanza, funzionario dei Dipartimenti di prevenzione delle ASL) o delle guardie giurate della struttura adibite all'incarico.
Chi applica le sanzioni nei locali privati?
Nei locali privati, in cui vige il divieto, il conduttore è tenuto ad avvertire chi fuma chiedendo di smettere e, se questi non smette, segnalare al personale dei Corpi di polizia amministrativa locale, al Dipartimento di Prevenzione dell'Azienda Sanitaria Locale o a guardie giurate espressamente adibite a tale servizio. Quindi l'accertamento, la contestazione e la verbalizzazione delle trasgressioni al divieto di fumo sono compito di soggetti pubblici ai quali l'infrazione è segnalata dal conduttore o da privati cittadini. Le sanzioni possono essere anche elevate da ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria, di propria iniziativa o nell'ambito dei servizi di cui sono incaricati.
Chi fa le sanzioni nelle strutture pubbliche?
Nell'ambito delle strutture amministrative e di servizio di pubbliche amministrazioni, di aziende e di agenzie pubbliche, i dirigenti preposti individuano con atto formale i soggetti a cui spetta vigilare sull'osservanza del divieto, accertare e contestare le infrazioni. Qualora non vi abbiano provveduto, spetta ad essi stessi esercitare tale attività di vigilanza, di accertamento e di contestazione. Tuttavia, anche nelle strutture pubbliche le sanzioni possono essere elevate dal personale dei Corpi di polizia amministrativa locale, guardie giurate espressamente adibite a tale servizio, oppure da ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria, di propria iniziativa o nell'ambito dei servizi di cui sono incaricati.

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